Cartografia nautica

Cartografia Nautica per Imbarcazioni | Strumentazione Elettronica Barca
La cartografia nautica rappresenta l’insieme di conoscenze tecniche, scientifiche ed artistiche finalizzate a rappresentare in maniera simbolica ma veritiera informazioni di tipo geografico collegate alla navigazione, su supporti di tipo piano come le carte nautiche o sferico come il globo. Non esistono carte nautiche che risalgono a prima del 1200, ma secondo le ultime ricerche i marinai che hanno vissuto prima di questo periodo creavano le mappe durante il...

La cartografia nautica rappresenta l’insieme di conoscenze tecniche, scientifiche ed artistiche finalizzate a rappresentare in maniera simbolica ma veritiera informazioni di tipo geografico collegate alla navigazione, su supporti di tipo piano come le carte nautiche o sferico come il globo.

Non esistono carte nautiche che risalgono a prima del 1200, ma secondo le ultime ricerche i marinai che hanno vissuto prima di questo periodo creavano le mappe durante il tragitto per poi gettarle, mentre altre tesi sostengono che siano andate perdute nei vari naufragi e durante i periodi seguenti.

In Italia, la prima carta nautica risale al tredicesimo secolo, documento trovato a Pisa e per questo motivo definito “Carta Pisana”, carta nautica tracciata con grande precisione.

Ma è stata l’Epoca delle Repubbliche Marinare il periodo più fiorente per queste carte, infatti sono state trovate circa 180 carte nautiche che risalgono al periodo compreso tra il tredicesimo secolo ed il quindicesimo secolo. La maggior parte di queste carte sono state realizzate in Italia ed appartengono alle scuole di Ancona, Genova e Venezia, città in cui le carte geografiche venivano elaborate presso le scuole del settore nautico.

Un altro periodo fiorente per le carte nautiche si è verificato durante il Seicento olandese, quando l’attività tipografica ha vissuto un periodo d’oro, così come la geografia e la cartografia, infatti ci sono varie testimonianze che attestano l’impegno dell’epoca verso questa materia.

Nel XX secolo la storia della cartografia nautica è cambiato radicalmente e oltre agli Istituti Idrografici anche gli editori privati hanno iniziato ad interessarsi alla stampa delle carte nautiche, lavoro che non veniva più eseguito solo su carta ma anche utilizzando altri materiali come la plastica morbida, etc.

Da allora le carte nautiche sono state aggiornate continuamente, le case editrici che pubblicano sono aumentate notevolmente e tutt’ora vengono stampate numerose carte su supporti di ogni genere, anche se negli ultimi anni a prendere il posto delle carte nautiche su carta sono i sistemi elettronici studiati e sviluppati appositamente, anche se si basano sempre sulla cartografia ufficiale.

La prima azienda a produrre dei software pensati per questo utilizzo è stata la Navionics, nel 1984 e da allora il settore delle carte nautiche è cambiato progressivamente in quanto i sistemi elettronici hanno migliorato sempre di più le carte di una volta e oggi questi strumenti moderni sono definiti da uno standard di cartografia elettronica chiamata ECDIS (Electronic Chart Display and Information System).

Tipi di cartografie nautiche

In base alla scala le carte nautiche vengono suddivise come segue:

-       Oceaniche: hanno una scala superiore a 1:3.000.000

-       Generali: la scala è compresa tra 1.3.000.000 e 1:500.000 e vengono utilizzate nella navigazione d’altura, ma non sono adatte alla navigazione costiera in quanto non contengono dettagli a sufficienza.

-       Costiere: hanno una scala compresa fra 1:500.000 e 1:50.000 e sono carte molto dettagliate, utilizzate soprattutto per la navigazione costiera.

-       Piani nautici: si tratta di carte che utilizzano proiezione gnomonica, su scala grande, ma allo stesso tempo riportano numerosi dettagli relativi alla loro scala.

Su qualsiasi tipologia di carta vengono riportati latitudine e longitudine  e la divisione dei primi è decimale, inoltre vengono riportate la proiezione, la scala e la declinazione magnetica con l’anno di riferimento e le linee batimetriche. Non solo, vengono riportate anche i segnalamenti compatibili con la scala, utilizzando una simbologia standard.

 

Come leggere le carte nautiche

Specialmente per le navigazioni a corto e medio raggio le carte più utilizzate sono quelle di Mercatore, che come segno distintivo hanno una proiezione in cui l’equatore ed i paralleli vengono rappresentati da linee parallele orizzontali, disegnate perfettamente perpendicolari ai meridiani.

Sulla carta nautica, per colpa del parallelismo dei meridiani, la lunghezza che raffigurano i tratti di parallelo tra due meridiani risulta sempre la stessa, in pratica dilatata quando la latitudine cresce rispetto alla vera situazione della sfera terrestre ed anche se è possibile realizzare carte in rappresentazione di marcatore fino a latitudini di ottanta gradi, è preferibile limitare la costruzione fino alle latitudine dei circoli polari sessantasei gradi circa.

In sostanza è fondamentale ricordarsi che per evitare di sbagliare le misurazioni, le distanze delle rotte vanno calcolate in corrispondenza della latitudine in questione, utilizzando il compasso nautico.

 

Rotta Lossodromica e Rotta Ortodromica

Quando devono scegliere una rotta piuttosto che un’altra, i navigatori generalmente si basano su tre criteri: facilità, brevità e sicurezza e questa viene chiamata lossodromica, rotta che può essere tracciata facilmente utilizzando la carta di Marcatore.

Invece la rotta ortodromica rappresenta la linea più corta che congiunge due punti sulla sfera e l’arco, più piccola di 180 gradi del circolo massimo che passa per essi e la carta gnomonica è quella più adatta per tracciare questo genere di rotta.

Per leggere una carta nautica si devono conoscere delle informazioni di base che generalmente si apprendono quando si studia per la patente nautica, ma onde evitare di dimenticare quello che si ha appreso è bene esercitarsi spesso con la cartografia.

Le carte nautiche, ovunque esse siano prodotte hanno in comune determinati elementi e mentre si sta lavorando per rendere le carte standard in modo tale da poter essere utilizzate sempre e ovunque, le carte INT rimangono quelle riconosciute universalmente.

I vari colori che si osservano guardano una carta nautica servono per evidenziare le particolarità e le varie classi di informazioni, mentre i simboli, che vengono utilizzati per i dettagli sono importantissimi e vanno consultati con attenzione.

Per esempio, nell’opuscolo 1111 INT 001  vengono riportati tutti simboli sia internazionali che non che vengono utilizzati sulle varie carte nautiche e viene descritto il loro significato: chi ha pubblicato la cartina, le varie zone di mare ed i tratti costieri rappresentati, i rilievi di riferimento, la proiezione cartografica che è stata utilizzata, scala della carta e la latitudine di riferimento, il riferimento geodetico, le unità di misura delle elevazioni e delle profondità con i relativi livelli di riferimento, avvertenze varie, eventuali correzioni, etc.

 

Cartografia nautica elettronica

Lo sviluppo della tecnologia insieme al bisogno di dover gestire in maniera più rapida ed efficiente i dati di navigazione hanno portato ad un cambiamento, ovvero allo sviluppo delle carte nautiche elettroniche (ENC- Electronic Navigational Charts).

Si tratta di un database digitale che viene prodotto da un Istituto Idrografico oppure da un’agenzia governativa che viene standardizzato a livello di contenuto, formato e nella struttura.

Affinché la carta elettronica abbia un valore legale e si possa utilizzare al posto della carta nautica cartacea, la ENC deve essere utilizzata tramite uno strumento specifico di bordo chiamato ECDIS (Electornic Chart Display and Information System), regola prevista dalla convenzione sulla sicurezza in mare.

In partica, la carta nautica elettronica è una versione interattiva della carta nautica tradizionale e può essere consultata come una serie di strati che ottengono varie informazioni sovrapponibili e visionabili in base alle proprie esigenze.

Consultata sull’ECDIS, la carta nautica elettronica è simile ad una carta classica in formato cartaceo, però contiene tutte le informazioni che riguardano ogni elemento e permette la visualizzazione delle caratteristiche di natura descrittiva e spaziale di qualsiasi genere di oggetto rappresentato, che può essere selezionato con il cursore.

Inoltre, l’ENC consente di accedere anche ad altre informazioni nautiche come l’Elenco Fari, Radioservizi, etc. Non solo questo sistema può contenere anche immagini digitali che raffigurano le coste ed altre informazioni che non sono contenute nelle carte nautiche di tipo tradizionale.

La produzione della ENC è iniziato alla fine degli anni ’90 e dopo un periodo in cui sono stati effettuati dei test a bordo della navi della Marina Militare, l’Istituto Idrografico della Marina ha iniziato la produzione per una distribuzione capillare.

Attualmente sono oltre 250 le tipologie di carte pubblicate e tra i vantaggi offerti da questi sistemi innovativi c’è la semplicità con la quale si possono consultare le carte, e la sicurezza rappresentata dagli aggiornamenti che avvengono in maniera certa ed in tempi brevi.

 

GPS Nautico: cos’è

Il GPS Nautico, chiamato anche GPS marino, navigatore marino, chartplotter e plotter è uno strumento importante per la navigazione.

Si tratta di un tipo di tecnologia nato in Italia, prima ancora dell’invenzione dei navigatori stradali, precisamente i primi plotter per la navigazione risalgono al 1984.

Nato dall’idea di due ingegneri che in seguito si sono divisi ed hanno fondato rispettivamente la Navionics e la C-Map, i GPS Nautici oggi vengono sviluppati da numerose aziende, anche se queste due aziende sono ritenute ancora oggi tra le migliori del settore.

Attualmente il plotter per la navigazione è un vero e proprio computer di bordo, dotato di numerosi sensori ed opzioni aggiuntive, comandati dalla stessa unità, inoltre i GPS nautici di oggi hanno numerose funzioni che prima potevano essere eseguite solamente con l’aiuto delle carte nautiche tradizionali.

In sostanza, il GPS Nautico aumenta le capacità di ottenere informazioni, in base allo stato della navigazione:

Quando l’imbarcazione è ferma:

-       Monitorare la propria posizione sulla carta;

-       Controllare la distanza verso un punto preciso;

-       Visualizzare la posizione delle imbarcazioni più vicine;

-       Controllare la situazione del meteo, etc.

Quando l’imbarcazione è in movimento: direzione e velocità.

Se è impostato il GoTo:

- informazioni utili sul tempo previsto per raggiungere la destinazione impostata;

- calcolo della distanza e della rotta verso il punto di arrivo;

- informazioni sull’eventuale correzione da fare se c’è un fuori rotta, etc.

Informazioni grafiche

In base alla cartografia grafica utilizzata il GPS nautico può fornire diverse informazioni  grafiche, ecco le tre modalità di visualizzazione più comuni:

-       Piano 2D: si tratta di informazioni che vengono tratte dai database ufficiali ed a livello di sicurezza è il miglior modo di visualizzazione in quanto i dati forniti sono ufficiali ed il piano viene presentato nella maniera in cui l’uomo ha sempre analizzato la superficie del mare e la mappa.

-       Visualizzazione in 3D: presente in alcune cartografie ben precise, utile nella pesca perché offre una prospettiva sul fondale.

-       Visualizzazione satellitare: poco adatta per la navigazione (specialmente per le manovre), ma ottima per avere un’idea chiara su come si presenta morfologicamente il luogo che si vuole raggiungere, etc.

In quanto alle simbologie, sono 7 quelle più importanti che possono essere visualizzate con questo sistema:

-       Linea di direzione presente davanti alla prua;

-       Mark

-       La propria posizione;

-       La rotta, rappresentata da vari simboli uniti tra loro tramite una linea;

-       Batimetriche;

-       Eventuali aree pericolose;

-       I servizi portuali.

Inoltre, possono essere mostrati numerosi dati numerici (data, ora, Lat/Lon, etc.).

 

GPS Nautico: normative vigenti

Secondo le normative vigenti è prevista l’obbligatorietà della presenza a bordo di uno strumento per il radioposizionamento quando l’imbarcazione supera le 12 miglia, quindi anche un semplice GPS che mostra solamente la longitudine e la latitudine potrebbe bastare.

Avere a bordo un GPS nautico che contiene la cartografia nautica non basta, nel diporto è necessario avere con sé anche carte nautiche tradizionali che si riferiscono alla zona di navigazione.

In sostanza il GPS nautico che contiene la cartografia elettronica non sostituisce le classiche carte nautiche a bordo. Questa infatti rimangono il punto di riferimento principale ed il comandante è tenuto a dover saper leggere questo tipo di carte. L’unica eccezione viene fatta per le navi soggette a GMDSS dotate di un sistema GPS nautico certificato.

Sono numerosi i brand che producono GPS nautici ed i prezzi variano in base ai vari modelli disponibili, alle funzioni di cui sono dotati, etc.

In ogni caso, considerando la quantità di informazioni che un GPS nautico di ultima generazione può offrire quasi tutte le imbarcazioni sono dotate di questo genere di sistema elettronico, spesso anche quando non c’è l’obbligatorietà.

Per confrontare vari modelli, i prezzi e scegliere il GPS nautico più adatto alle proprie esigenze è consigliabile acquistarlo in un negozio specializzato del settore, dove oltre a trovare numerosi modelli si può avere anche l’assistenza necessaria sia durante e nel post vendita, assistenza che viene fornita online e offline da personale competente.

Un sito dove è possibile confrontare ed acquistare GPS nautici ed altra attrezzatura utile per le barche è sul sito di HiNelson, acquisti che vengono effettuati in piena sicurezza e viene garantita l’originalità dei prodotti commercializzati oltre ad avere a disposizione una valida assistenza.

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